Ciclo di conferenze sulla religione
Risposte diverse ai dilemmi dell’umanità
presso Sala GABRIELLA DEGLI ESPOSTI,
Biblioteca Comunale Piazza della Liberazione, 5 Castelfranco Emilia (MO)
Con il patrocinio della Città di Castelfranco Emilia
INDUISMO
Relatore: Prof. Cesare Rizzi Martedì
Martedì 31 Gennaio 2017, Ore 21
BUDDISMO
Relatore: Prof. Cesare Rizzi
Martedì 7 Febbraio 2017, Ore 21
ISLAM
Relatore: Prof. Don Davide Righi
Martedì 28 Febbraio 2017, Ore 21
EBRAISMO
Relatore: Prof. Don Gian Domenico Cova
Martedì 7 Marzo 2017, Ore 21
CRISTIANESIMO e religioni
Relatore: Prof. Mons Valentino Bulgarelli
Martedì 21 Marzo 2017, Ore 21
Il Cristianesimo, religione monoteista trinitaria, di matrice ebraica è basato su un evento storico legato alla incarnazione, passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo, che ha rivelato nella Sua persona il volto di Dio, Padre misericordioso. Questo fatto ha plasmato l’intera cultura e civiltà occidentale, cioè l’identità dell’Occidente. Per questo merita conoscenza e riflessione, in particolare nella società multietnica e multireligiosa di oggi.
RELATORI
Prof. Mons Valentino Bulgarelli, Preside della Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna (FTER), Bologna.
Prof. Don Gian Domenico Cova, Docente di Esegesi biblica e di Ebraico presso la Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna, Bologna.
Prof. Don Davide Righi, Docente di Islamismo presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “SS. Vitale e Agricola” di Bologna.
Prof. Cesare Rizzi, Docente di Filosofi e e Lettura Testi Orientali presso lo Studio Filosofico Domenicano e di Storia delle Religioni, Filosofia antica, medioevale e moderna presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “SS. Vitale e Agricola” di Bologna.
Il futuro e la qualità di vita dell’Europa saranno pesantemente condizionati dalla capacità di integrazione al suo interno dei nuovi popoli che massivamente stanno immigrando dal Sud-Est del mondo. Ha ragione papa Francesco ad affermare che l’unica via razionalmente percorribile dai cittadini europei di fronte a questo fenomeno epocale è quella dell’accoglienza e della ospitalità. Che si potrebbe altrimenti fare? Costruire muri come ingenuamente qualcuno fa? O azioni di guerra? Nessuna guerra ha mai fermato efficacemente le migrazioni di popoli che fin dall’antichità hanno invaso l’Europa ad ondate successive. Tante guerre sono state provocate da questi fenomeni, basti pensare alle invasioni barbariche al tramonto dell’impero romano, a quelle dei turchi prima ottomani e poi selgiuchidi nella penisola anatolica ed in Medio Oriente, e successivamente alle guerre crociate, da queste ultime invasioni provocate, ma non si sono mai spenti conflitti protratti per centinaia di anni ed ancor oggi accesi, se pur ai confi ni orientali dell’Europa, ma che proprio in questi anni stanno divampando anche in mezzo a noi. Non si può negare che la matrice religiosa, per quanto non unica sia comunque ad essi estranea. La diversità di fedi religiose, e per di più nella completa ignoranza di esse, alimentano il sospetto verso chi è percepito come diverso, estraneo, anche se oggi vive alla porta accanto. Purtroppo il tentativo tutto illuminista di confinare la religione nell’intimità dell’uomo, senza ripercussioni nella sua vita sociale pubblica, non ha mai dato alcuna prova di razionalità e di concretezza, soprattutto perché tra tutte le religioni solo quella cristiana occidentale ha tentato, tuttavia in modo maldestro e incompleto, di separare la vita pubblica dalla vita di fede. Basti pensare alla concezione bioetica della vita, alla identità di genere, alla interpretazione della famiglia. Ogni uomo attraverso la propria Fede religiosa tenta di rispondere agli interrogativi fondamentali e pressanti della vita, cerca di dare un senso alla vita stessa, al futuro, alla insopprimibile sete di felicità, che non riesce a soddisfare… In fondo sono i medesimi interrogativi per tutti gli uomini (di qui il titolo: Religioni o Religione?). Stessi interrogativi, ma risposte molto diverse. Per questo la conoscenza delle diverse vie attraverso cui l’uomo risponde a questi interrogativi parrebbe un’esigenza fondamentale, ineludibile ed oggi quanto mai urgente. Solo la miopia di una cultura moderna sia materialista che liberista induce a confinare la conoscenza delle diverse religioni nella sfera della discrezionalità all’interno del percorso educativo delle nuove generazioni. Solo questa conoscenza può permettere di guardare con minor sospetto e con maggior favore e simpatia chi oggi consideriamo estraneo: perché solo così potremmo sentirci più solidali verso chi ha nel suo cuore gli stessi identici desideri ed ideali che animano e danno senso alla nostra vita.
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